mercoledì 20 marzo 2019

Il tempo delle mele

Se la dama rosa ci sta ancora pensando, con una piccolissima gemma dalla quale inizia appena a trapelare una piccola puntina verde, il melo del nanofrutteto si è ben ambientato, iniziando la sua fioritura nell'ultimo giorno di inverno, nonché primo giorno di primavera!


Troppo fragile

C'era una volta una serra. Che per tutto l'inverno ha fatto abbastanza bene il suo dovere. Le talee delle rose sono morte, è vero, ma probabilmente non è colpa della serra: semplicemente, il miracoloso composto ormonale radicante non ha fatto mettere loro manco uno straccio di radice. Peccato.
Comunque, dicevamo, c'era una volta una serra. Poi, un giorno di marzo, è arrivato un bel ventaccio. Che è la ragione per la quale sto cercando di proteggere un po' il balcone. Ma per la crescita delle piante ci vuole tempo, e il vento è arrivato, breve ma forte. E la serra non ha gradito.

La serra, col nylon distrutto dal vento.


Il nylon è stato letteralmente distrutto dal vento. Talmente tanto, che una povera pianta di gerani si è letteralmente capottata, cadendo a testa in giù da un metro e mezzo d'altezza. Una devastazione. Ne sono venute sei talee di gerani, sperando che abbiano maggior fortuna di quelle dell'estate scorsa.


Se queste povere talee hanno l'aria un po' provata, è perché sono cadute a testa in giù con tutto un vaso sopra di esse.

Ora è giunto il tempo di smontare la serra, la primavera inizia ufficialmente questa sera, ma dovrò comprare del nylon un po' robusto per rifare la copertura, e del velcro per la porta di accesso.

lunedì 4 marzo 2019

Nanofrutteto

Da alcuni anni ormai, «nano» è la parola d'ordine. Che si parli di nanotecnologie, nanomedicina o nanomateriali, è verso il piccolo, piccolissimo che si va. Oggi abbiamo anche i nano-alberi da frutto. Che non sono propriamente microscopici, ma, stando all'etichetta sotto la quale sono venduti, sono particolarmente adatti alla coltivazione in vaso. Che poi è quello che noi facciamo praticando il balconaggio urbano.
Così, passando davanti alla schiera di nano-alberi in vendita nel redivivo e mica tanto nano reparto giardinaggio del supermercato, non ho saputo resistere, e ho preso un nano-melo e un nano-ciliegio.

Il nano-melo, con qualche gemma che sta aprendosi in foglie.
Il nano-ciliegio, pieno di gemme, ma è troppo presto perché sia già fiorito.
Le povere piante vengono vendute con le poche radici in un sacchetto di plastica, che manco contiene della terra. Solo segatura. Ciò nonostante, sono apparentemente in buone condizioni. Un bel pediluvio di un quarto d'ora per dar loro l'idea che tempi migliori stanno arrivando, nel frattempo si prepara un bel vaso con un misto di terriccio e torba. E finalmente le si mette a dimora, con un'abbondante innaffiata.
Ora lasciamo che il caldo sole faccia il suo lavoro e ritempri il nano-melo e il nano-ciliegio.