giovedì 13 giugno 2019

La sorpresa del mattino

Ieri sera era solo un vasetto di terra, con dentro un semino. Questa mattina, c'era un nuovo nato sul balcone!

La piantina di specie ignota nata questa notte.


Ora, se solo ricordassi che cosa ho seminato in quel vaso! È sicuramente un albero da frutto. Un seme proveniente da un frutto comprato al supermercato, e mangiato a tavola. Molto probabilmente un albicocco, o un ciliegio. Selvatico, ovviamente. In ogni caso: benvenuta, piantina!

mercoledì 12 giugno 2019

Umidità

Piove troppo. Oltre alla violenza delle piogge, è l'umidità continua, senza che faccia adeguatamente caldo, a far patire le nostre piante. Le malattie fungine sono pertanto in agguato, e le piante più delicate, o più deboli, ne soffrono. La rosa innanzitutto, che è tanto bella da vedere ma che ne ha sempre una. E anche il melo. La dama rosa. Che è selvatico, poverino, è cresciuto tantissimo in un anno, e da tanto bello che era, sta patendo terribilmente la ticchiolatura, che gli ha fatto perdere buona parte delle foglie.

Una foglia martoriata del povero melo selvatico Pink Lady.


Ora possiamo essere "bio" quanto vogliamo, ma è come con le medicine: quando servono, bisogna prenderle. Bisogna soccorrere il povero melo. E la rosa.
Il mio agronomo di fiducia mi consiglia un rimedio.

Il prodotto (aggressivo) da dare contro le malattie fungine.


1 mg di prodotto per ogni litro d'acqua, da spruzzare, la sera, sulle piante malate. Due trattamenti nel giro di 3-4 giorni, eventualmente un terzo trattamento altri 3-4 giorni dopo.
Ho fatto il primo. Buona guarigione, dama rosa!

Il secondo raccolto

I pochi giorni di sole, esageratamente caldi, alternati ai tanti giorni di pioggia e vento non hanno certo favorito la crescita delle nostre piantine da balcone. L'orto urbano aveva visto, a fine aprile, germogliare l'insalata. Finalmente, dopo oltre un mese, è arrivata l'ora di raccogliere le prime foglie.

Il raccolto di insalatina.


Lattuga seminata a spaglio, senza che facesse la testa. Sono poche foglie, quelle che i limitati spazi di un orto da balcone consentono di coltivare. Ma che buona!

venerdì 24 maggio 2019

Il primo raccolto

Un mese fa, germogliavano i ravanelli. Malgrado una primavera fredda, piovosa e ventosa, che sta mettendo un po' in difficoltà tutte le piante del balcone, i ravanelli non ne hanno minimamente risentito. Ed è giunto il momento del raccolto.

I ravanelli a metri zero del balcone.


E sono pure buoni!

martedì 30 aprile 2019

Orto urbano

Con la primavera riprende l'attività principale di chi pratica balconaggio urbano. Specie se ci si dedica anche alla coltivazione di un orto, rigorosamente in vaso, rigorosamente sul balcone. Con le limitazioni imposte dal non avere a disposizione un bell'appezzamento in terra piena, ci si può comunque divertire a far crescere un po' di ortaggi. Non lo si fa certo per risparmiare qualcosa, visto che tra vasi, terriccio, concimi, sementi e quant'altro, considerate le rese molto modeste, si spende un capitale, ma la soddisfazione vale tutti i soldi spesi.
Nel corso del mese di aprile non si può ancora pretendere di avere grandi risultati, specie se il mese è stato relativamente freddo, ma il tempo della semina è giunto e le prime piantine iniziano a germogliare. Così, sono già belli vigorosi i ravanelli.

Uno dei quattro (4) ravanelli del mio orto urbano.


Mentre stanno appena ora facendo capolino le carote.

Una delle quattro (4) carote del mio orto urbano.


Per coltivarli, un bel vaso grande con del terriccio leggero, misto a sabbia: ad esempio quello per prato erboso va bene. Poiché è un terriccio molto povero, è meglio concimarlo un po', ad esempio con del concime granulare a lento rilascio.
Sta spuntando anche l'insalata.

Lattuga, lattuga fresca!


Di questa ce n'è in abbondanza, come ci sono vari vasi di basilico, ma ha fatto ancora troppo freddo, e quest'ultimo ancora non è germogliato.
Non sono stati seminati, ma piantati, i pomodori, che sono ormai fioriti, ma per i quali ci vorrà ancora un po' prima di poter raccogliere i primi frutti.

6 piante di pomodori, per abbondanti e succosi raccolti.

Tutto a km 0!

mercoledì 20 marzo 2019

Il tempo delle mele

Se la dama rosa ci sta ancora pensando, con una piccolissima gemma dalla quale inizia appena a trapelare una piccola puntina verde, il melo del nanofrutteto si è ben ambientato, iniziando la sua fioritura nell'ultimo giorno di inverno, nonché primo giorno di primavera!


Troppo fragile

C'era una volta una serra. Che per tutto l'inverno ha fatto abbastanza bene il suo dovere. Le talee delle rose sono morte, è vero, ma probabilmente non è colpa della serra: semplicemente, il miracoloso composto ormonale radicante non ha fatto mettere loro manco uno straccio di radice. Peccato.
Comunque, dicevamo, c'era una volta una serra. Poi, un giorno di marzo, è arrivato un bel ventaccio. Che è la ragione per la quale sto cercando di proteggere un po' il balcone. Ma per la crescita delle piante ci vuole tempo, e il vento è arrivato, breve ma forte. E la serra non ha gradito.

La serra, col nylon distrutto dal vento.


Il nylon è stato letteralmente distrutto dal vento. Talmente tanto, che una povera pianta di gerani si è letteralmente capottata, cadendo a testa in giù da un metro e mezzo d'altezza. Una devastazione. Ne sono venute sei talee di gerani, sperando che abbiano maggior fortuna di quelle dell'estate scorsa.


Se queste povere talee hanno l'aria un po' provata, è perché sono cadute a testa in giù con tutto un vaso sopra di esse.

Ora è giunto il tempo di smontare la serra, la primavera inizia ufficialmente questa sera, ma dovrò comprare del nylon un po' robusto per rifare la copertura, e del velcro per la porta di accesso.

lunedì 4 marzo 2019

Nanofrutteto

Da alcuni anni ormai, «nano» è la parola d'ordine. Che si parli di nanotecnologie, nanomedicina o nanomateriali, è verso il piccolo, piccolissimo che si va. Oggi abbiamo anche i nano-alberi da frutto. Che non sono propriamente microscopici, ma, stando all'etichetta sotto la quale sono venduti, sono particolarmente adatti alla coltivazione in vaso. Che poi è quello che noi facciamo praticando il balconaggio urbano.
Così, passando davanti alla schiera di nano-alberi in vendita nel redivivo e mica tanto nano reparto giardinaggio del supermercato, non ho saputo resistere, e ho preso un nano-melo e un nano-ciliegio.

Il nano-melo, con qualche gemma che sta aprendosi in foglie.
Il nano-ciliegio, pieno di gemme, ma è troppo presto perché sia già fiorito.
Le povere piante vengono vendute con le poche radici in un sacchetto di plastica, che manco contiene della terra. Solo segatura. Ciò nonostante, sono apparentemente in buone condizioni. Un bel pediluvio di un quarto d'ora per dar loro l'idea che tempi migliori stanno arrivando, nel frattempo si prepara un bel vaso con un misto di terriccio e torba. E finalmente le si mette a dimora, con un'abbondante innaffiata.
Ora lasciamo che il caldo sole faccia il suo lavoro e ritempri il nano-melo e il nano-ciliegio.

martedì 19 febbraio 2019

Aria di primavera

Malgrado la serra abbia mal sopportato un paio di giornate di vento forte, lacerandosi in più punti (dovrò inventarmi un modo di fare una copertura più robusta), l'inverno fin troppo mite ha dato alle piante l'impulso di risvegliarsi in anticipo dal torpore invernale.

Un bello strappo causato dal vento alla copertura della serra, là dove la plastica si salda alla cerniera.

Così, nella serra sono iniziati i cambiamenti. Accanto ai gerani, che non hanno mai cessato persino di fiorire, numerose altre piante si stanno dando da fare. La limonella ha già messo le sue prime foglioline piccole, mentre la menta ha già alcune piantine piene di foglie profumate.

Le prime foglioline della limonella. Certo, avrei almeno dovuto potare i rami lunghi…

La menta non si è fatta pregare due volte: sono parecchie le piantine con delle belle foglie profumatissime.

Il fico ha delle belle gemme pronte ad aprirsi, mentre l'ortensia, che ha svernato fuori dalla serra ma ben esposta al sole, ha già aperto le gemme e messo le prime foglie.

Quanto ci metteranno le gemme del fico ad aprirsi?
Quelle dell'ortensia, invece, si stanno aprendo proprio in questi giorni.

E il limone sta per fiorire.

Il limone è pronto a fiorire. Per ora ha due fiori nuovi, che si affiancano ai due limoni in maturazione.