sabato 9 maggio 2020

Frutteto urbano

L'impollinazione, quest'anno, sembra essere andata bene. A parte i mirtilli, che fanno vagonate di fiori ma mai un frutto a pagarlo, le altre piante stanno andando piuttosto bene. Sono in arrivo le ciliegie:



Nonché le mele:



Per non parlare dei mandarini:



È ancora un po' presto per fare il raccolto, ma è un buon inizio.

mercoledì 18 marzo 2020

Primavera in corso

In questo tempo di coronavirus, uscire sul balcone è una delle poche occasioni di prendere un po' d'aria. Se il telelavoro, per chi come me ha avuto la fortuna di poterlo fare, consente di essere mentalmente impegnati per buona parte della giornata, il balconaggio offre un po' di svago. La primavera anticipata ci offre qualche bella sorpresa.

Come i finocchi, che hanno passato indenni l'inverno, anche se sono cresciuti molto poco. Ma sono molto belli da vedere.



O il ciliegio nano, che sta mettendo i primi fiori.


La menta, che sembrava morta e che ho seminato dai suoi stessi semi, è ora più rigogliosa che mai.


Anche uno dei gerani, a stento sopravvissuto l'autunno scorso all'attacco dei bruchi, ora si riprende.


Stanno benone i meli, sia quello selvatico spuntato da un semino di pink lady, sia quello nano.


In forma smagliante l'albicocco, anch'esso selvatico, germogliato da un seme di un frutto comprato al supermercato.


Foglie nuove anche per il fico, che continua a crescere in orizzontale e non in verticale.


Come sempre in forma smagliante l'ortensia.


giovedì 13 giugno 2019

La sorpresa del mattino

Ieri sera era solo un vasetto di terra, con dentro un semino. Questa mattina, c'era un nuovo nato sul balcone!

La piantina di specie ignota nata questa notte.


Ora, se solo ricordassi che cosa ho seminato in quel vaso! È sicuramente un albero da frutto. Un seme proveniente da un frutto comprato al supermercato, e mangiato a tavola. Molto probabilmente un albicocco, o un ciliegio. Selvatico, ovviamente. In ogni caso: benvenuta, piantina!

mercoledì 12 giugno 2019

Umidità

Piove troppo. Oltre alla violenza delle piogge, è l'umidità continua, senza che faccia adeguatamente caldo, a far patire le nostre piante. Le malattie fungine sono pertanto in agguato, e le piante più delicate, o più deboli, ne soffrono. La rosa innanzitutto, che è tanto bella da vedere ma che ne ha sempre una. E anche il melo. La dama rosa. Che è selvatico, poverino, è cresciuto tantissimo in un anno, e da tanto bello che era, sta patendo terribilmente la ticchiolatura, che gli ha fatto perdere buona parte delle foglie.

Una foglia martoriata del povero melo selvatico Pink Lady.


Ora possiamo essere "bio" quanto vogliamo, ma è come con le medicine: quando servono, bisogna prenderle. Bisogna soccorrere il povero melo. E la rosa.
Il mio agronomo di fiducia mi consiglia un rimedio.

Il prodotto (aggressivo) da dare contro le malattie fungine.


1 mg di prodotto per ogni litro d'acqua, da spruzzare, la sera, sulle piante malate. Due trattamenti nel giro di 3-4 giorni, eventualmente un terzo trattamento altri 3-4 giorni dopo.
Ho fatto il primo. Buona guarigione, dama rosa!

Il secondo raccolto

I pochi giorni di sole, esageratamente caldi, alternati ai tanti giorni di pioggia e vento non hanno certo favorito la crescita delle nostre piantine da balcone. L'orto urbano aveva visto, a fine aprile, germogliare l'insalata. Finalmente, dopo oltre un mese, è arrivata l'ora di raccogliere le prime foglie.

Il raccolto di insalatina.


Lattuga seminata a spaglio, senza che facesse la testa. Sono poche foglie, quelle che i limitati spazi di un orto da balcone consentono di coltivare. Ma che buona!

venerdì 24 maggio 2019

Il primo raccolto

Un mese fa, germogliavano i ravanelli. Malgrado una primavera fredda, piovosa e ventosa, che sta mettendo un po' in difficoltà tutte le piante del balcone, i ravanelli non ne hanno minimamente risentito. Ed è giunto il momento del raccolto.

I ravanelli a metri zero del balcone.


E sono pure buoni!

martedì 30 aprile 2019

Orto urbano

Con la primavera riprende l'attività principale di chi pratica balconaggio urbano. Specie se ci si dedica anche alla coltivazione di un orto, rigorosamente in vaso, rigorosamente sul balcone. Con le limitazioni imposte dal non avere a disposizione un bell'appezzamento in terra piena, ci si può comunque divertire a far crescere un po' di ortaggi. Non lo si fa certo per risparmiare qualcosa, visto che tra vasi, terriccio, concimi, sementi e quant'altro, considerate le rese molto modeste, si spende un capitale, ma la soddisfazione vale tutti i soldi spesi.
Nel corso del mese di aprile non si può ancora pretendere di avere grandi risultati, specie se il mese è stato relativamente freddo, ma il tempo della semina è giunto e le prime piantine iniziano a germogliare. Così, sono già belli vigorosi i ravanelli.

Uno dei quattro (4) ravanelli del mio orto urbano.


Mentre stanno appena ora facendo capolino le carote.

Una delle quattro (4) carote del mio orto urbano.


Per coltivarli, un bel vaso grande con del terriccio leggero, misto a sabbia: ad esempio quello per prato erboso va bene. Poiché è un terriccio molto povero, è meglio concimarlo un po', ad esempio con del concime granulare a lento rilascio.
Sta spuntando anche l'insalata.

Lattuga, lattuga fresca!


Di questa ce n'è in abbondanza, come ci sono vari vasi di basilico, ma ha fatto ancora troppo freddo, e quest'ultimo ancora non è germogliato.
Non sono stati seminati, ma piantati, i pomodori, che sono ormai fioriti, ma per i quali ci vorrà ancora un po' prima di poter raccogliere i primi frutti.

6 piante di pomodori, per abbondanti e succosi raccolti.

Tutto a km 0!